martedì 27 febbraio 2007

C'est la vie.

Rassegnarsi. Cito il dizionario: accettare con animo umile e paziente qualcosa di doloroso e di inevitabile. Con animo umile e paziente, lui dice, e non posso che trovarmi d'accordo. L'animo paziente subentra sempre alla rabbia, quando si smette di lottare e si capisce che ormai combattere non ha più senso, che non c'è più ragione di sperare.

Che non c'è più forza di sperare.

"Rassegnazione" non è sinonimo di "accettazione." Forse in quel caso viene a mancare l'animo umile e paziente, forse in quel caso la definizione sarà "con animo sereno."

Ma cosa c'è oltre la rassegnazione? Oltre la definizione? E' reversibile? La speranza torna mai indietro? Troppe domande per un mondo poco prodigo di risposte. Molto più semplice definire, spiegare senza necessità di contestare, senza compromesso alcuno: così dice il dizionario, così è la vita. C'est la vie.

Quello che so è che è facile parlare di accettazione. Facile parlare di inevitabile, di ineluttabile. Facile parlare di andare oltre il limite, di guardare al di là del muro. Lo so, l'ho ripetuto spesso anch'io. D'altra parte, cos'altro si può dire in certi momenti? Invitare a sopportare ed a portare pazienza è la via più semplice. Un sorriso ed un abbraccio curano molte ferite.

Già, ma non tutte le ferite. Portare pazienza a volte rende l'animo sereno, altre umile e rassegnato. Non sempre dopo la prima caduta ce n'è un seconda. Bisogna rialzarsi per cadere ancora.

Ci sono problemi che non hanno soluzione, e vie che non hanno nessuna uscita. Ci si fa forza e si dice che c'è sempre un lato positivo, sempre qualcosa di peggio che potrebbe accadere. Ma quando il relativismo non serve più a nulla che succede?

Davvero arriva sempre il cacciatore?

Troppe domande senza risposta. Volti il capo e dove c'era il sole all'improvviso ci sono solo vicoli ciechi. Ma questo forse non è più materiale da blog, forse non è giusto aprire al mondo questi pensieri, permettere ad altri di provare la stessa angoscia. Ma quante cose sembrano sbagliate oggi... forse domani tornerà il sole. O forse no.

Dopotutto, c'est la vie.

5 commenti:

Unknown ha detto...

Ti auguro di non avere mai ad arrenderti, a volte, per quanto possa sembrare l'unica soluzione possibile, la rassegnazione fa più male che bene. Spero che tu possa rigirarti per scopreire che il Sole che cercavi alle tue spalle è davanti a te.
Earine

Anonimo ha detto...

E' vero. Non a tutti i problemi c'è soluzione. Però una scelta c'è sempre. Si può scegliere di abbassare la testa e lasciare che ci investano. Oppure si può segliere di andarci incontro a testa alta, ai problemi, anche se si sa che non c'è soluzione. E sta qui la vera differenza.

Anonimo ha detto...

Volevo ringraziarti per avermi mandato la mail sul problema dei farmaci antivirali in India. Conosco la situazione, che in parte è stata oggetto della mia tesi, ma fa sempre piacere sapere che la tecnologia si usa anche per comportarsi da cittadini responsabili.
E quanto alla rassegnazione...
credo che dopo di essa ci sia un altro stadio quello della memoria storica. E' senza quella, non senza la rassegnazione che si va avanti e s'impara veramente.
Baci
The Bride

Anonimo ha detto...

Non arrenderti mai Nat, arrendersi è da deboli e da codardi...te lo dice una che lo sta facendo proprio in questo momento.
Alessandra

Anonimo ha detto...

Ma tu... dove sei?