lunedì 19 febbraio 2007

Le Parole

Dopo un grande dolore viene un senso solenne,
i nervi stan composti, come tombe.
Il cuore irrigidito chiede se proprio lui
soffrì tanto? Fu ieri o qualche secolo fa?
I piedi vanno attorno come automi
per un'arida via/ di terra o d'aria o di qualsiasi cosa,
indifferenti ormai;/ una pace di quarzo come un sasso.
Questa è l'ora di piombo, e chi le sopravvive
la ricorda come gli assiderati rammentano la neve;
prima il freddo, poi lo stupore, infine
l'inerzia.

-E. Dickinson-


Momenti di nostalgia, di quella malinconia persistente che non si annienta solo cambiando argomento. Lei rimase per tutta la vita chiusa praticamente in una sola stanza, ma aveva occhi più penetranti dei nostri che vedevano le cose oltre le forme, la vita oltre l’apparenza. Un’intera esistenza in un piccolo paese dell’Inghilterra di re Edoardo, la vita di una donna nei secoli addietro senza alcuna prospettiva, e nonostante ciò lei conosceva le parole che avrebbero raccontato oltre 100 anni dopo il mio stato d’animo… molto meglio di me.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perché lei lo sapeva, no? che non si vede bene che con il cuore. Lei dentro di sè aveva già visto e vissuto tutto, non aveva bisogno di altro. E sapeva anche che il dolore non si spiega con parole, perché non ce ne sono di giuste.